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La poltrona, la parte scomoda della realtà.

  • Immagine del redattore: WindOfMind
    WindOfMind
  • 7 mar 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Vi siete mai chiesti, quanto sia scomodo e difficile essere una poltrona?

Appena pensiamo o pronunciamo questo nome, facciamo il riferimento più rapido , ovvero pensiamo alla poltrona come strumento di potere.

Fra social e tv, si fa riferimento all'attaccamento alla poltrona.

Ma effettivamente ci siamo mai immedesimati in lei?

Vuole davvero essere usata, denigrata, attaccata, sopravvalutata o peggio sottovalutata?

Luoghi comuni a valanga, come se non ci fosse un domani, la poltrona, ha una compagna di viaggio, bella, ma anch'essa spesso scomoda, piena di sinonimi che le piovono addosso, ma che si fa scivolare addosso. La donna.

Per esperienza personale, fortuna oserei dire, caso, sono cresciuto con una donna, che a sua volta aveva accanto a se, quindi di riflesso anche io avevo accanto, tutto un esercito di donne, mamma, sorelle, suocera, amiche, conoscenti e mille storie ancora. A loro volta, loro erano e sono già mille storie differenti.

Quindi si, ho avuto a che fare con tutto ciò che una donna può esternare, ti fa leggere, devi cercare di leggere, ciò che nasconde, i si, i no, i forse, il ciclo, la menopausa e l'esaurimento.

E apro una parentesi, si due donne, possono crescere dei bambini, tranquillamente, come due uomini.

Ovviamente, sono cresciuto con la donna più complicata, ora ripensate, a voi bambini, che non sapevate cosa fosse un ciclo mestruale, vostro padre alle prese con… qualcosa, e tu piccolo a casa con una donna con le sue cose. Alcatraz!

Impari una cosa importante, leggere quello che non è scritto, perché fidatevi, una donna col ciclo è irascibile, ma noi non abbiamo parlato con il suo utero in quel momento, quindi donne, ditelo una volta per tutte, non è colpa nostra.

La donna, segue il suo filo logico, che comprende tutta la costellazione, un filo semplice, geniale diabolico quasi, il suo "niente" è tutto.

La donna non è solo ed esclusivamente un mezzo sessuale, o di sostentamento è proprio un centro di crescita. Bisogna anche parlarci con le donne. Ma soprattutto ascoltarle.

No, non sto consigliando di fare l'opposto di quella famosa canzone degli 883 dove " se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente", ma anzi di sentirla più volte quella canzone e seguire il buon vecchio Max.

Con le donne oltre ad esserci cresciuto, ne sono stato figlio, nipote, amico, collega e fidanzato, ma da ognuno di questi ruoli ne sono uscito sempre vincitore o quasi.

Mia madre un abisso, raccolto in un bicchiere, si è persa e poi si è ritrovata (forse) ma è nata sotto un segno tutto suo ( leggi Zodiaco).

Quando sei nipote, lo sei per nonne e zie, ho ascoltato cento volte le loro storie, nelle quali mi sono immedesimato, da piccolo e da grande, ho imparato ad ascoltare, a non giudicare, a dare la seconda possibilità, a cadere dieci volte e alzarmi undici volte e a non dare soddisfazione, è un lato femminile veramente affascinante, quando sei nel ruolo Alfa.

Amico delle donne, questo sarebbe un capitolo a parte lunghissimo, è un ruolo difficile, assurdo quasi, per un uomo, ma quanta scuola puoi fare. Bisogna sicuramente essere degli ottimisti per vederne una fonte di apprendimento.

Meriterebbero un capitolo ciascuna, come d'altronde meriterebbero delle pagine tutte quelle che mi hanno messo nella "friendzone".

Da amico, prendi nota, per come diventare migliore, per come prenderle, sorprenderle, un campo di battaglia unico, quanto il dialogo serva, quanto sia importante interpretare qualsiasi cosa. Quale profumo ti piace su una donna. Sviluppi tutti i cinque sensi, ma devi avere tanta, tanta forza e pazienza. Soprattutto hanno un piano come il Professore, calcolano ogni cosa possibile. Li impari cosa siano i dettagli, quanto siano preziosi.

Essere collega di una donna è da brividi, soprattutto in un team di lavoro quasi interamente rosa. Caffè offerti a profusione, grande attenzione ai particolari, lamentele, disordine mentale, ma grande operosità. Però spesso "cadi" nel rischio di diventarne amico, quindi impari e metti da parte.

Sei pronto a vestire il ruolo del fidanzato? E' un po' come fidarsi del meteo, domani porta sole, invece piove e se hai paura della pioggia, non guardare più le previsioni.

Che senso hanno le ultime due righe ? Lo stesso senso dell'amore probabilmente.

Qualche riga fa, parlavo dei luoghi comuni, voglio precisare che per avere un buon "savoir faire" con le Donne, hai bisogno dello zampino di almeno un Uomo. Il mio è proprio un santo.

Detto ciò ammetto una cosa, forse risaputa, che troverà solo del consenso femminile, ma proveniamo dal almeno duemila anni di società maschilista, tra Chiesa, potere politico, culturale e cosi via.

L'esempio più banale proviene dalla prima frase contro la donna… "Puttana Eva", ora questo non è un luogo comune? Le cronache raccontano di lei che vuole la mela, Adamo era li e il resto è storia.

Ma Eva alla fine, con chi faceva la zoccola, se erano solo due al mondo? Ma soprattutto ha colpe parziali, sempre che ne abbia.

Catapultandoci di colpo duemila anni dopo, troppi sono i femminicidi, troppe sono le colpe, che diamo alle donne, troppe se ne sono date sole, le cronache nere si "tingono" di rosa senza un motivo valido.

Se questo pezzo ora lo leggesse un uomo ridotto all'osso da una tanto decantata donna?

Senza nessun attacco, sappiamo da soli quanto una donna a volte è tutto il contrario di quanto scritto fino ad adesso, perché la donna è ragionevole e sa bene che nelle sue sfaccettature a volte vi è cattiveria, ma forse non si tratta di Donna, ma di altro.

Preferisco fermarmi qui, prima che l'attenzione finisca, insieme al senso della misura.

Senza una frase fatta, senza un'ovvietà, riconoscendo che esiste un'idea di parità dei sessi, metterla in pratica è difficile e da coraggiosi, nella società moderna sappiamo che le donne esistono sono motore di tanto o forse tutto; ma che ancora non osserviamo e ascoltiamo.

Un tributo alle donne prima della scontata mimosa di un otto marzo sempre più anonimo.


WoM



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