La venticinquesima ora
- WindOfMind
- 6 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Che strano questo pezzo che sto per scrivere, si lo chiamo pezzo, ma poi pezzo di cosa?
Di vita, di merda, del mio cervello che nuota in un mare di pensieri, persone, parole, opere. Che strano questo "articolo", perché lo chiamano anche cosi, ma si sa sono per la libertà ideologica e di espressione, comunque sia è strano, perché queste righe che sto scrivendo avevano un titolo diverso, una storia diversa, trattavano di cose diverse.
Mi sentivo strano, fuori di me, forse stranamente avevo anticipato troppo, comunque mentre aspettavo il mio turno dal parrucchiere mi è venuto in mente questo titolo e quanto segue.
Stavo per telefonare e messaggiare la (S)figa (per capire va letto il pezzo che porta lo stesso titolo), ma per orgoglio, tempo, voglia, caldo, varie ed eventuali, ho fatto da me. Volevo mi ispirasse lei, ma poi ho valutato altri dettagli, musiche, odori, colori, discorsi, distrazioni divaganti mie. Nel mio spazio, una bolla quasi, con ingresso omaggio, se porti un'emozione.
Le emozioni e le sensazioni mi circondano, vorrei meritarne di più, ma ho una scatola cranica che a volte si punisce. Fa la cosa giusta la mia mente? Sicuramente, non vuole mentirsi, ma vabbè torniamo alla venticinquesima ora.
Abbiamo bisogno tutti, di un'ora aggiuntiva alle 24 a disposizione, perché siamo frenetici, stressati, convenzionali e spesso troppo commerciali, con una qualità che rasenta una recensione su Google. L'ora aggiuntiva non è l'aperitivo, seguirebbe uno degli aggettivi soprastanti, è un concetto diverso, si potrebbe definire come l'ora "egoista" per eccellenza, una resilienza un rifugio, un qualcosa che dobbiamo però conquistare da soli. Incanto e disincanto dalla vita moderna.
Va concepita come un momento, un'ora o magari una persona non tossica, che non porti degli incubi, ma delle fantasie dei sogni. Ma soprattutto nulla di tossico.
Come fai a discostarti dal "tossico" dal negativo, se stiamo camminando su un equilibrio, dove il peggio è il nuovo meglio e viceversa?
La venticinquesima ora può essere pulita. Una casa, in casa si sta bene solo se si è a proprio agio.
Di ore mie, a detta di qualcuno ne prendo tante, fancazzista? Macché, mi perdo e basta, fisicamente presente, mentalmente nel mio pianeta. Probabilmente prendo poco tempo.
Comunque sia, questo spazio esiste, senza troppe equazioni, senza combattere la propria razionalità. Sembrerà un sognare ad occhi aperti? E' l'ora tra la terra ferma, il buco nero e l'equilibrio di... eh sta te.
Tra cento disordini, centouno reset, sette cadute, otto rimesse in piedi, la venticinquesima ora è quel + 1, che puoi darti.
Questo pezzo - "articolo", è una delle mie venticinquesime ore, anche chi mi ha portato a pensarci, perché è vero che ero dal parrucchiere, che volevo chiamare la (S)figa, ma il caffè del mattino ha il suo effetto, in fine... suspense.
WoM

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